La notte del 23 maggio, una serie di atti vandalici nel centro di Figline colpirono anche la lapide dedicata alla
memoria del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nel giardino pubblico a lui intitolato in via Roma, danneggiandola irreparabilmente. Un mese esatto più tardi, una nuova targa ha ripreso il suo posto, tornando a rendere il giusto omaggio a un eroe civile simbolo della lotta alla mafia. Si è tenuta mercoledì 23 giugno la cerimonia di apposizione della nuova targa, alla presenza della
sindaca del Comune di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai, dei rappresentanti di
Libera Valdarno, della compagnia locale dei Carabinieri, dell'Associazione Nazionale Carabinieri e di Mauro Lazzerini, l’artigiano marmista che ha generosamente donato la nuova targa alla collettività, facendosi carico di tutte le spese e della sua realizzazione.
Alla cerimonia era presente anche il signor Franco di Firenze, il benefattore che, senza rivelare ulteriori sue generalità, già all’indomani dell’
atto vandalico si era offerto di coprire i costi della realizzazione di una nuova lapide, ponendo un’unica condizione: quella di fare in fretta. La sua generosità in questo caso non è servita, visto che
il marmista ha voluto donare il proprio lavoro alla città, ma anche il signor Franco non ha comunque voluto far mancare la sua presenza.
“Oggi lanciamo un segnale di civiltà e compattezza in risposta a un gesto sconsiderato che non trova giustificazioni
. L’indignazione di tutta la comunità e le tante offerte di aiuto che in queste settimane abbiamo ricevuto significano che la legalità è più che un simbolo: la legalità è un impegno quotidiano. In questi anni l’Amministrazione comunale ha promosso corsi di formazione sulla cultura della legalità per il personale del Comune e ha attivato numerosi progetti di sensibilizzazione nelle scuole, incontrando proprio da parte dei più giovani una forte partecipazione su questi argomenti. A questo proposito, partirà presto
un progetto nato dalla collaborazione tra nove Comuni del Valdarno fiorentino e aretino e Libera Valdarno, il primo in Italia di questa portata, grazie al quale nel prossimo mese di agosto alcuni ragazzi delle scuole valdarnesi avranno l’opportunità di partecipare ai
campi di formazione che l’associazione organizza all’interno dei beni confiscati alla mafia, promuovendo il riutilizzo sociale di terreni e immobili sequestrati alla malavita organizzata”, ha detto la sindaca Giulia Mugnai.